Quando si viaggia, capita di incrociare piante che conosciamo molto bene, ma che non riconosciamo immediatamente; quando poi capiamo di che specie si tratta, di solito ci giudichiamo piuttosto stupidi. In tutti i casi fa sempre una certa impressione vedere, nelle loro condizioni naturali, a quanto possano giungere le dimensioni di una pianta che siamo abituati a conoscere in vaso, in un angolo ombroso del nostro appartamento: ne è un esempio il fico elastico (Ficus elastica) che, nelle sue terre di origine, cioè in Asia tropicale, è un albero che può superare i 30 metri…
Il nome di fico elastico ci porta immediatamente a pensare al suo utilizzo, molto diffuso nel XIX e XX secolo, come pianta produttrice di un lattice bianco e gommoso, paragonabile a quello del vero caucciù, la Hevea brasiliensis. Con l’avvento delle gomme sintetiche, il suo sfruttamento industriale crollò in breve tempo, ma talvolta l’epiteto di albero della gomma è rimasto a questa Moracea.