Piante in viaggio

 

 Le protagoniste

 

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KINO DELLA GIAMAICA: L’uva di mare

La scena finale di Black Men III (lo so, sono un po’ fissato: a volte guardo più le piante sullo sfondo che gli attori che recitano in primo piano) si svolge su una spiaggia della Florida. Mentre si dipana il mistero centrale a tutto il film, si possono vedere bene dei grossi cespugli a foglia tonda, facilmente riconoscibili come uva di mare. La specie è la Coccoloba uvifera, una Polygonacea pioniera dei terreni sabbiosi, comune nell’area dei Caraibi e delle terre continentali intorno al golfo del Messico.

Viene detta anche kino della Giamaica, e si presenta come come un folto arbusto, di altezza variabile fra 3 e 8 metri, spesso sviluppato su più fusti, dalla corteccia marrone-grigia e liscia. Le foglie sempreverdi sono grandi da 15 a 20 cm, a lamina quasi circolare con evidente nervatura centrale, di consistenza cuoiosa, colore verde scuro, e con pagina inferiore rossastra. Mostra grappoli lunghi da 15 a 20 cm, penduli, fatti di minuscoli fiori profumati, dalla corolla giallo chiaro. La pianta è dioica: dagli esemplari femminili otteniamo i frutti, bacche simili ad acini d’uva (infatti è “uvifera”), inizialmente gialle, poi di colore rosso scuro, sui 2 cm ognuna; contengono un unico grosso seme scuro.

La polpa dei frutti è dolce con lieve retrogusto acidulo. I frutti vengono consumati freschi o se ne ricavano succhi, sciroppi e vino; nella cucina creola sono impiegati anche in gelatine, torte e dessert.

Oltre che in natura, il kino della Giamaica può ritrovarsi in coltura, dove viene fatto crescere facilmente grazie alla sua resistenza a condizioni difficili del suolo (resiste molto bene ai suoli salsi), ma non tollera ristagni di acqua e terreni asfittici. Ha un certo valore ornamentale e svolge un ruolo importante nel consolidamento delle dune sabbiose.

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