Non avevo mai fatto caso che la parola “rivale” derivasse proprio da “riva”, ossia la sponda del torrente lungo la quale ci si contendeva la risorsa acqua: chi abitava sulla riva opposta era dunque il “rivale”, cioè l’avversario, il concorrente, il nemico con il quale competere.
In botanica, l’aggettivo “rivalis”, con il significato originario di “abitante delle rive”, è piuttosto frequente. Geum rivale è ad esempio il nome specifico della cariofillata dei rivi, una simpatica Rosacea, parente di fragole e potentille, il cui habitat ideale sono i luoghi freschi e umidi, le forre, le rive di ruscelli, i bordi delle paludi e degli stagni, dal substrato ricco di humus. È frequente sia in Eurasia che in Nordamerica, in ambienti temperati.
Lungi dall’essere una nostra rivale, la cariofillata dei rivi è invece una preziosa amica: una volta essiccato e ridotto in polvere, il suo rizoma mostra una forte azione astringente, antidiarroica ed antiemorragica; ha inoltre proprietà digestive, antinfiammatorie e febbrifughe. In Nordamerica, tradizionalmente, con le radici polverissate si fanno infusioni dal gradevole gusto di cacao, per cui la specie è indicata anche con il nome di “cioccolata indiana”.