Baienfurt è una piccola città tedesca, situata nel Baden-Württemberg (distretto di Tubinga), a pochi chilometri da Regensburg, l’antica Ratisbona; nel suo stemma compare – riconoscibilissimo – il capolino terminale del cardo dei lanaiuoli, il Dipsacus fullonum. Non solo: alcune statue in bronzo, poste nei pressi del Kardelmuseum, raccontano della raccolta e degli usi di questa specie, la cui funzione fu per secoli, prima della industrializzazione, quella appunto di “cardare” la lana.
Legato da sempre all’industria tessile della lana, il cardo dei lanaiuoli fu in effetti coltivato già in età classica in piccolissimi appezzamenti sulle coste del Mediterraneo.
Ed è anche officinale: la pianta, ricca in sali minerali, in particolare di potassio, acido salicilico, tannini e glucosidi, ha discrete proprietà sudorifere, aperitive, diuretiche e depurative. Contro artrite, reumatismi, gotta e obesità, i suoi glucosidi stimolano l’eliminazione dei liquidi e delle tossine attraverso urina e sudore.