Può benissimo capitare che un albero, piantato per ornamento, possa rivelarsi anche un ottimo albero da frutto. A noi è successo con il mirabolano, il Prunus cerasifera, che nella varietà “pissardi” è quell’albero dal bel fogliame porporino scuro, che molti chiamano “mirabolano rosso”, così spesso presente ad abbellire parchi, giardini e vialetti. Se non sono perfettamente maturi, i suoi frutti non si prestano sempre al consumo diretto, per il sapore a volte troppo acido e allappante, ma, davanti a quell’esemplare così carico di frutti che cresceva nel giardino di mio cognato, ci abbiamo pensato un po’, e abbiamo deciso per farne una marmellata. È venuta ottima.
Il mirabolano, una Rosacea, è uno dei tanti Prunus che hanno accompagnato l’Uomo nella sua Storia, come il pesco, il ciliegio, l’albicocco. Arriva dall’Asia minore, culla dei pruni, dei ciliegi e degli amareni.
Se non si pensa al suo alto valore ornamentale, il mirabolano ha poche altre utilità: sostanzialmente non è medicinale, e dal legno, che da fresco emana un buon profumo di mela, è raro che si facciamo oggetti. È però fondamentale al momento di innestare i susini; questa sua affinità con il Prunus domestica ci fa pensare che proprio il mirabolano sia fra gli antenati di tutti i susini coltivati.