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LIQUIRIZIA: Le prime caramelle dell’antichità

Possiamo affermare, con buona probabilità, che la prima caramella dell’antichità è stata una caramella di liquirizia. Definire esattamente che cosa si intendesse migliaia di anni fa per “caramella” non è poi così semplice - non sempre in proposito gli archeologi hanno le stesse idee –, ma è certo che la liquirizia, ovvero la Leguminosa nota Glycyrrhiza glabra, era in voga già presso le più antiche civiltà. “Glycyrrhiza” sta per radice dolce, zuccherata: succhiare i rizomi ripuliti e seccati di liquirizia, i cosiddetti “bastoncini”, è di uso comune ancora adesso: oggi si vendono sui banchetti delle fiere e nelle drogherie con il nome un po’ storpiato di “regolizia”, e bastoncini di liquirizia furono rinvenuti fra i reperti delle tomba di Tutankhamen (morto nel 1323 a.C.).

La liquirizia è un’erba perenne dal rizoma legnoso (la parte usata) e fusto eretto e scanalato, alto meno di un metro. Le foglie, lunghe circa 10 cm, sono composte, imparipennate, con segmenti ovali o ellittici, ad apice arrotondato. I fiori, disposti in racemo all’ascella delle foglie, hanno corolla stretta, bianco-lilacina; il frutto è un legume di circa 2 cm, glabro (da cui l’epiteto specifico “glabra”).

Da evidenze genetiche sappiamo che la liquirizia è originaria delle regioni del Mediterraneo orientale e dell’Asia sudoccidentale, dove veniva consumata presso l’Impero assiro. In area mediterranea, la liquirizia era già nota a Teofrasto, Ippocrate e Galeno; Plinio il Vecchio la raccomadava come espettorante e calmante stomachico; ma solo nel XV secolo è stata introdotta (o forse reintrodotta?) dai frati domenicani nel resto d’Europa. C’è chi pensa che la liquirizia vivesse allo stato spontaneo anche in Italia meridionale, dove un tempo era largamente coltivata, ma oggi tale coltura è scomparsa quasi ovunque, tranne in Calabria ed in Abruzzo.

Quello che sorprende è il successo che questa Leguminosa ha avuto, e da lunga data, nel lontano Oriente: come risulta da un antico erbario del Celeste Impero, in Asia la liquirizia viene usata da ben 5000 anni; è tuttora una delle piante più importanti della vasta farmacopea cinese, dove viene prescritta da sempre per curare tossi e bronchiti, disfunzioni epatiche ed intossicazioni alimentari. I medici tibetani inseriscono la liquirizia nella loro ricetta di “lunga vita”. Nella pratica ayurvedica questa specie è impiegata come espettorante, emmenagogo, e diuretico.

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