Alcuni siti di giardinaggio esortano i propri lettori a non preoccuparsi se, sbagliando concime o innaffiatura, la loro Parkinsonia tende a perdere le foglie: vi dicono anzi che si noti meglio il verde lucido che caratterizza il fusto e i rami di questa Leguminosa ornamentale, evidentemente bella con le foglie quanto, se non di più, senza foglie. Ed è in quelle condizioni che viene chiamata “palo verde”.
Oltre al suo originale valore estetico, la Parkinsonia è medicinale: le foglie, i frutti e i giovani rami vengono usati in decotto per combattere gli stati febbrili (a partire dalla malaria); il loro estratto alcolico serve a produrre una poltiglia da applicare in caso di reumatismi. La polpa dei frutti è dolce e commestibile.
La spina di Gerusalemme ci arriva dalle regioni desertiche fra Messico e Stati Uniti, come il deserto di Sonora e di Chihuahua, ma è stata segnalata anche molto più lontano, fino all’Argentina (e alle isole Galapagos). Nei Caraibi, così come negli altri continenti, Europa compresa, è stata diffusa ad opera dell’Uomo, e in Australia e nelle Hawaii costituisce oggi un problema per la vegetazione spontanea, a causa della sua eccessiva invadenza.