Lo sapevate che la podofillotossina inibisce la polimerizzazione della tubulina e quindi blocca lo sviluppo del fuso mitotico? Lo so che non lo sapevate (e ciononostante siete vissuti bene lo stesso); probabilmente non sapete neppure di che cosa vi sto parlando, ma almeno lasciatevi dire che il bel fiore noto come Podophyllum peltatum è una pianta davvero velenosa, diciamo pure mortale, proprio perché contiene la sostanza detta podofillotossina. E questa sostanza ammazza le cellule.
La ricerca scientifica sfrutta oggi il pomo di maggio per ottenere una sostanza resinosa complessa, detta podofillina, da cui si isolano appunto la podofillotossina, impiegata nei laboratori di citologia, e i glucosidi alfa-peltatina e beta-peltatina. Questi ultimi sono usati sotto forma di creme e lozioni nel trattamento di verruche e papillomi (ad esempio quelli di origine venerea). Somministrata a piccole dosi, e sotto controllo medico, la resina del pomo di maggio ha azione lassativa e colagoga, ed è quindi indicata nella terapia della stitichezza cronica e della insufficienza epatica. Nell’America precolombiana, i Nativi la usavano come emetico.