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Fuchs, il botanico che non conobbe la fuchsia

Biografia: Leonardt Fuchs

Ingolstadt è una gradevole e tranquilla cittadina della Baviera, posta sulle rive del Danubio. Ospita la sede della casa automobilistica Audi (gruppo Volkswagen), visitabile su appuntamento, ma per quanto ci interessa vale la pena passare qualche ora nel piccolo e grazioso Museo tedesco della storia della Medicina, e nell’annesso orto botanico. Fino al 1800, Ingolstadt fu infatti una importante sede universitaria, poi spostata a Landshut, e quindi definitivamente a Monaco. Tra parentesi fu proprio a Ingolstadt, nel laboratorio di anatomia della vecchia Facoltà di Medicina, che la scrittrice inglese Mary Shelley ambientò la creazione del mostro senza nome da parte del dottor Victor Frankenstein.

Fu a Ingolstadt che studiò ed insegnò, nei primi anni della sua carriera, Leonardt Fuchs (1501 - 1566), tra i padri fondatori della botanica tedesca. Nel 1535 Fuchs divenne professore di medicina all’Università di Tubinga, della quale fu poi nominato rettore per sette volte; a Tubinga, dove visse con la sua numerosa famiglia nella casa detta Nonnenhaus ancora presente in città, costruì un orto botanico tra i primi concepiti in Europa. All’apice della sua carriera fu fatto nobile dall’imperatore Carlo V.

Fra gli oltre 50 libri che scrisse, Fuchs acquisì fama mondiale proprio grazie ai trattati di botanica: il suo primo e più famoso libro su questo argomento, “De Historia Stirpium commentarii insignes”, fu pubblicato in latino nel 1542, ma è dell’anno successivo la traduzione tedesca in “Kreüterbuch”, opera in cui vengono descritte oltre 400 piante europee e più di 100 piante esotiche appena sbarcate in Europa (fu il primo a descrivere sia il mais che il peperoncino), corredata da 511 xilografie. Questo suo “libro delle erbe” ebbe un considerevole successo per la completezza delle informazioni e la accuratezza delle illustrazioni, e probabilmente, se fosse stato pubblicata, lo avrebbe avuto anche la sua opera monumentale “Histori”, un manoscritto ritrovato solo dopo la sua morte, ed oggi conservato a Vienna. Le illustrazioni sono state quasi tutte trafugate, ma le specie rappresentate sarebbero state, a seguire il testo, oltre 1500.

A Leonardt Fuchs, che in medicina viene ricordato anche come esponente di spicco del neo-galenismo, è dedicato il genere Fuchsia, che raggruppa piante di notevole valore ornamentale, coltivate in vaso o in giardino, provenienti quasi tutte dall’America meridionale. Ma fu una dedica postuma: in vita sua Leonhardt Fuchs, che fu il primo a classificare il mais, non ebbe mai modo di vedere una fuchsia. Dal Nuovo Mondo, molte piante avevano già iniziato ad imbarcarsi per attraversare l’Atlantico, ma molte altre stavano ancora aspettando di imbarcarsi: la Fuchsia giunse in Europa solo alla fine del Seicento...

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