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L'erbario del libertario

Biografia: Henry David Thoreau

Il grande pensatore libertario Henry David Thoreau (Concord, 12 luglio 1817 – Concord, 6 maggio 1862), autore del celebre “Walden, ovvero la vita nei boschi” e di molti altri saggi di ispirazione sociale e politica, era anche un botanico, e non da poco.

Diede infatti un contributo notevole alla conoscenza della flora del New England, raccogliendo e classificando moltissime specie nella sua collezione personale.

Thoreau si era interessato di botanica già da studente alla Concord Academy, sotto la guida di Phineas Allen, e più tardi frequentò corsi di botanica ad Harvard, impratichendosi a riconoscere le specie sulla Flora Bostoniensis di Jacob Bigelow. Da lì prese l’abitudine – fu uno dei primi a farlo - di indicare le piante con il loro nome latino nelle sue pubblicazioni.

Conobbe il naturalista Agassiz nel 1846, e portava spesso con sé il Manuale di Botanica pubblicato da Asa Gray nel 1848. È del 1850 il suo primario erbario, che venne ampliato negli anni, fino a raggiungere il considerevole numero di 900 specie censite e catalogate. Furono tutte raccolte nel New England, anche se alcune non riportavano esattamente il luogo di provenienza dell’esemplare. Vi si leggevano spesso annotazioni a matita, compreso il nome latino, segno che per Thoraeu quell’erbario era uno strumento continuo di consultazione, da aggiornare di volta in volta. Così come continuò, per il resto della sua esistenza, a leggere e a consultare testi di botanica.

L’interesse di Thoraeu per la botanica non mi stupisce: il suo pensiero, come si può leggere ad esempio nella raccolta di scritti pubblicata in Italia con il titolo di “Camminare”, era sempre rivolto alle manifestazioni della Natura, le cui leggi Thoreau anteponeva a quelle degli uomini; quelle leggi dei suoi simili che spesso lui non capiva né accettava. E poi spiegava perché.

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