Sul Pignatti, il mitico libro che tutti i botanici italiani hanno preso in mano innumerevoli volte, viene spiegato il significato del termine “turaniano”. Riguarda l’areale di distribuzione geografica che coincide con le zone desertiche e subdesertiche che vanno dal bacino mediterraneo all’Asia centrale.
Appartiene a questa categoria “corologica” il tornasole comune, o tornasole dei tintori, come usano dire i Francesi, e cioè la Chrozophora tinctoria, della famiglia delle Euphorbiaceae. Il quale appunto vive allo stato spontaneo nella fascia subdesertica che va dal Marocco all’India nordoccidentale, ed è presente anche negli ambienti più aridi dell’Europa mediterranea.
La ragione per cui questa specie si chiama “tornasole” è presto detta: dai fiori e dai frutti della Chrozophora tinctoria si ottiene un colorante, che si mostra rosso in ambiente acido, mentre vira all’azzurro o al violetto in ambiente basico, comportandosi cioè esattamente come quelle “cartine al tornasole”, che abbiamo preso in mano le prime volte che siamo entrati nel laboratorio di chimica della scuola.