Le piante, che collettivamente chiamiamo ginestre, sono molte, e tutte Leguminose. Alcune appartengono al genere Genista, altre no: la ginestra comune è lo Spartium junceum, la ginestra dei carbonai è il Cytisus scoparius, la ginestra spinosa è la Calicotome spinosa, il ginestrino è il Lotus corniculatus. La ginestra dei tintori è invece una vera Genista: il suo nome latino, Genista tinctoria, ci rimanda subito all’uso che se ne è fatto nel corso dei secoli.
Sin dal Medioevo, la ginestra dei tintori è stata largamente impiegata, soprattutto in Francia, nella colorazione di stoffe, tessuti e filati, fatti sia di lana, che di seta, che di cotone. Tutte le parti della pianta contengono infatti speciali glucosidi, detti luteolinici, capaci di dare un colorante giallo, impiegato sin dall’epoca romana per tingere i tessuti. In particolare i rami giovani ed i fiori danno una vivace e duratura colorazione giallo pulcino ai tessuti. Spesso, al giallo di questa ginestra si usava mescolare il blu del guado (Isatis tinctoria): a seconda delle percentuali, si ottenevano il verde Kendal oppure il verde Lincoln, quest’ultimo diventato famoso anche in versione cinematografica: è il colore della casacca indossata da Robin Hood.