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ELENIO: Dai tempi dell'Imperatore Augusto

Si dice che Livia, la moglie dell’imperatore Augusto, sia giunta alla venerabile età di 86 anni - un traguardo davvero notevole per l’epoca - grazie alle pozioni di enula che regolarmente consumava ogni sera. L’enula, o elenio, o anche enula campana, è l’Inula helenium, una Composita affine al girasole, probabilmente originaria della costa dalmata, ma poi diffusa nel Mediterraneo ed altrove a scopi colturali.

Per essere una pianta erbacea, l’enula campana si fa decisamente notare: dal grosso rizoma perenne si sviluppa uno stelo robusto capace di arrivare tranquillamente ai 2 m. Anche le foglie hanno dimensioni notevoli, almeno quelle basali: la loro lamina ovato-spatolata, portata da un lungo picciolo, arriva quasi a 70 cm di lunghezza; lungo il fusto, le foglie hanno invece dimensioni minori e sono senza picciolo; tutte le foglie hanno margine dentato ed apice acuto, ed appaiono grigio-tomentose nella pagina inferiore. I suoi capolini (il capolino è la tipica infiorescenza delle Composite) sono grandi (6-8 cm di diametro), e riuniti a loro volta in una infiorescenza corimbosa rada. Ciascun capolino è protetto e circondato da squame simili a foglie ricurve verso l’esterno; sia i fiori tubuilari centrali che quelli ligulati esterni sono giallo-dorati. Il frutto è un achenio cilindrico, glabro, dotato di pappo piumoso in cima.

La parte utile dell’elenio è la radice, ricca di inulina, un carboidrato adatto alla confezione di prodotti dietetici, in quanto può sostituirsi allo zucchero. E “inulina” deriva proprio da “Inula”, il nome generico di questa specie. All’elenio si sono sempre riconosciute virtù medicinali di tipo stomatico, diuretico, e bechico (“bechiche” sono le proprietà espettoranti e calmanti della tosse e degli spasmi bronchiali).

Dai tempi dell’imperatore Augusto, l’importanza dell’elenio è andata via via scemando, ed oggi è praticamente impossibile trovare in commercio il “vino d’enula”, che si preparava aggiungendo nel mosto o nel vino la radice della pianta. Ma chissà, se vi capitasse di trovare in giro qualche enula campana inselvatichita, e foste curiosi di sperimentare gusti nuovi, in realtà antichi...

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