In letteratura botanica, il Ficus pumila può essere indifferentemente definito sia rampicante sia arbusto; in effetti si tratta di due fasi distinte nella crescita della pianta; da giovane, il Ficus pumila si sviluppa in modo da coprire le superfici del suolo, le pareti, i muri, i tronchi degli alberi, e lo fa mediante una densa rete di rami sottili, provvisti di radici avventizie, e di piccole foglie ravvicinate e appiattite sul supporto. Poi smette di essere solo un rampicante, ed inizia ad emettere rami robusti, ascendenti, con foglie di forma un poco differente dalle precedenti e soprattutto di dimensioni molto maggiori. Sono queste ultime ramificazioni che producono i siconi, le strutture tipiche del genere Ficus che fanno da fiore e da frutto insieme. Del Ficus pumila, che è di origine asiatica (Cina, Giappone e Indocina), sono state selezionate molte varietà, tra cui alcune variegate.
Oltre al fatto che è ornamentale, il fico rampicante a noi non serve a niente: il fogliame è tossico per ingestione e in più il contatto con la linfa lattiginosa può scatenare reazioni allergiche in individui sensibili.