Piante in viaggio

 

 Le protagoniste

 

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BELLA DI NOTTE: Dal tramonto all’alba

Qualche tempo fa, un mio docente di zoologia mi esortò ad osservare, anzi ad annusare, un fiorellino simile ad un garofanino bianco. La stranezza, se vogliamo, non era certo che quel mio professore si intendesse anche di botanica, ma che tutto questo succedesse di notte, ritornando dopo cena lungo la stradina che ci riportava all’albergo. Quel fiore era la Silene noctiflora, la quale, come notai ripassando da lì, la mattina dopo aveva già perso il suo profumo.

Non sono rari i casi in cui certe specie attraggono il loro insetto impollinatore (di solito una farfalla), di notte, avvalendosi quindi non del colore ma dell’odore. L’orchidea di Darwin (Angraecum sesquipedale) ne è un altro lampante esempio, ma adesso quello che vorrei portare alla vostra attenzione è il caso della Mirabilis jalaba, la “bella di notte”.

Molti amanti del giardinaggio conoscono bene questa Nyctaginaceae, parente della bugainvillea. Si tratta di un cespuglio dalla consistenza erbacea, molto ramificato, con rami eretti lunghi fino al metro. Ha foglie semplici, opposte, cuoriformi, lunghe fino a 12 cm e larghe 5 cm, di colore verde intenso, più chiaro nella pagina inferiore. Nel fiore, posizionato a gruppi in cima ai rametti, manca la corolla, sostituita nella funzione dal calice; quest’ultimo, fatto a imbuto e lungo sui 5 cm, è formato da 5 sepali, saldati fra loro, di colore diverso: si alternano, anche sulla stessa pianta, il bianco, il rosso carminio, il rosa pallido, il giallo (ce ne sono anche di bicolori o screziati). I fiori non solo non emanano profumo di giorno, ma restano addirittura chiusi, per aprirsi solo nel tardo pomeriggio (quando il cielo è nuvoloso lo possono fare anche prima). Così di notte, dal tramonto all’alba, i fiori aspettano l’impollinatore, che da noi è un insetto, ma nei luoghi di origine potrebbe anche essere un colibrì. La Mirabilis jalapa è infatti una specie del Centramerica, e Jalapa è una località del Guatemala (e “jalapenho” è il peperoncino che ha avuto appunto origine lì).

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