Non sorprende che l’australiano eucalipto sia una Mirtacea, parente dunque del mediterraneo mirto, e ricco di molte delle medesime sostanze dalla azione balsamica.
Dalle foglie della pianta adulta, raccolte in giugno, si ottiene infatti un olio essenziale che contiene eucaliptolo (o cineolo): dall’olio si ricavano prodotti che hanno funzioni calmanti della tosse, antisettiche, balsamiche e antiparassitarie.
Gli eucalipti impiegati in Italia sono diversi: citiamo fra i più diffusi l’eucalipto rosso (Eucalyptus chamaldulensis), l’Eucalyptus globulus e l’Eucalyptus gomphocephala. Oggi questi impianti sono considerati un errore ecologico, ma vengono ancora sfruttati per la produzione di legname di bassa qualità (carta). Inoltre in certe zone, come nel nord di Portogallo e Spagna, in Provenza e in Grecia, si tratta di formazioni boscose troppo pure e troppo fitte, a forte rischio di incendio.
Possiamo consolarci con il miele di eucalipto: il suo profumo intenso ed il suo gusto amarognolo lo rendono inadatto ad un uso prettamente dolciario, ma è invece perfetto per le classiche tisane invernali anti-raffreddore.