Piante in viaggio

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Niente di più poetico

"Un bicchiere d'assenzio, non c'è niente di più poetico al mondo. Che differenza c'è tra un bicchiere di assenzio e un tramonto? Il primo stadio è quello del bevitore normale, il secondo quello in cui cominciate a vedere cose mostruose e crudeli ma, se perseverate, arriverete al terzo livello, quello in cui vedete le cose che volete, cose strane e meravigliose". O. wilde

AbsintheStoria antica e travagliata, quella del legame fra il genere umano e l'Artemisia absinthium. Il suo gusto amarissimo le ha regalato nel tempo la nomea di pianta maledetta.Le prime maldicenze su questo arbusto si incontrano nella Bibbia. Plinio il Vecchio, nel I secolo d.C., racconta che i campioni nelle corse delle bighe bevevano una tazza di vino con foglie di assenzio per non dimenticare il lato amaro della gloria. Nei secoli seguenti l'attenzione verso questa specie fu legata anche al suo impiego esoterico. Si diceva che portare un rametto nella bisaccia attenuasse la fatica del viaggio, scacciasse i demoni e neutralizzasse il malocchio.

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