Un omaggio alla grande nazione sudamericana, attraverso il suo cocktail più famoso. La cachaça, chiamata anche pinga, è un'acquavite, prodotta in Brasile dalla distillazione del succo di canna da zucchero. Questo distillato è la base appunto della caiprinha, un cocktail che mi piace molto e che ho scoperto tanti anni fa, prima che diventasse di moda e che imperversasse in tutte le sue varianti: nella caipirissima si usa il rum (anch'esso derivato comunque dal Saccharum officinarum), nella caipiroska c'è la vodka (quindi dal grano Triticum spp.), nella caiprita si usa la tequila (ottenuta dalla Agave tequilana).

Nota: lo zucchero di canna bianco esiste, anche perché lo zucchero bianco ottenuto dalla barbabietola nostrana sarebbe anche lui bruno, ma viene sottoposto industrialmente al cosiddetto processo di "defecazione"; basta sottoporre lo zucchero di canna allo stesso processo, ed eccolo diventare bianco.

Ingredienti

6 cl di cachaça (da Saccharum officinarum)
½ lime (Citrus aurantiifolia)
3 cucchiaini di zucchero di canna bianco (vedi nota introduttiva)
4 cubetti di ghiaccio tritato

Preparazione

Taglio il lime a metà e poi in 4 pezzetti, li sistemo dul fondo del bicchiere, aggiungo lo zucchero (se non ho lo zucchero di canna bianco uso 2 cucchiaini di normale zucchero bianco).
Con un pestello di legno schiaccio in modo abbastanza delicato per far uscire il succo e cercando di non schiacciare troppo la buccia per non far uscire i succhi amari dalla parte bianca.
Frantumo i cubetti di ghiaccio, li aggiungo nel bicchiere e verso la cachaça
Mescolo delicatamente e decoro con una fettina di lime.