Piante in viaggio

 

 Le protagoniste

 

# A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

GIUGGIOLO: Il brodo della felicità

Secondo una antica ricetta, le giuggiole mature venivano cotte in acqua, insieme a mele, zucchero (o meglio miele) e vino, fino ad ottenere una sorta di liquore, considerato una leccornia, appunto “il brodo di giuggiole”. Ecco spiegato il significato di una frase usata per definire uno stato di animo particolarmente gioioso, proprio di chi “gongola”.

Le giuggiole sono i frutti del giuggiolo, lo Ziziphus zizyphus, una Rhamnacea che ha inizato il suo viaggio molto presto, se dobbiamo dar retta a chi sostiene che il giuggiolo sia originario della Cina, da dove passò in Persia e Mesopotamia e dunque nel Mediterraneo, diventando in men che non si dica un prodotto molto apprezzato da Greci e Romani. C’è chi dice che il giuggiolo abbia compiuto il viaggio inverso, dalla Persia alla Cina, e forse la verità è che il giuggiolo vive bene in climi continentali, propri dell’Asia centrale, come ad esempio si registrano fra la Cina occidentale (Sinkiang) e le ex-repubbliche sovietiche (ad esempio il Turkmenistan). Il giuggiolo ha quindi invaso il resto della Cina e poi dell’Asia da una parte, e il Mediterraneo dall’altra, anche se, in Europa, questo frutto ha perso via via la sua rilevanza. Rientra comunque ancora oggi in specifiche ricette tradizionali di molti Paesi: Etiopia, Birmania, la stessa Cina, perfino le isole Mauritius.

Lo Ziziphus zizyphus, o Ziziphus jujuba, è un grosso cespuglio, raramente un alberello, dai rami spinosi tipicamente zigzaganti; le foglie sono alterne di forma obovata, e margine appena seghettato, con nervature subparallele; i fiori sono disposti in cime tondeggianti, poco evidenti, all’ascella delle foglie, con piccoli fiori pentameri biancastri; il frutto è una drupa simile ad una grossa oliva, chiamata a volte, non a caso, “dattero rosso”, verde o bruno chiara, a tinte rossastre, con un unico seme. È una pianta facile da coltivare, con pochissime esigenze: forse meriterebbe una riscoperta. C’è qualcuno intenzionato a immettere industrialmente sul mercato il brodo di giuggiole? Ne avremmo bisogno.

Ultime piante inserite