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ROOIBOS: Il cespuglio rosso

Purtroppo per noi, che siamo grandi consumatori di caffè e di the, prima o poi giungerà il momento in cui il medico ce li vieterà, visto che contengono caffeina. Ci toccherà dunque ripiegare, per salvaguardare il ritmo sonno-veglia, sul karkadé o su qualche altro piacevole infuso, fra i tanti che il mondo che ci propone. Ad esempio, sul roiboos.

Il roiboos è una Leguminosa che ci arriva dalle zona montane della provincia occidentale del Capo, in Sudafrica (regione del Cederberg). Conosciuta in botanica come Aspalathus linearis, si presenta come un arbusto di altezza variabile (2 m al massimo), dalla chioma espansa formata da rami di tonalità rosse, che ne giustificano il nome. “Roiboos” significa infatti in lingua boera “cespuglio rosso”. Le foglie sono verdi e lineari (da cui il nome della specie), quasi aghiformi. I fiori gialli, solitari o a piccoli gruppi, sono posti in cima ai rametti. Il frutto è un legume di minute dimensioni, contenente uno o due semi.

Prepararsi un infuso di roiboos è usanza consueta per le popolazioni locali. Esattamente come il the, si raccolgono le foglie, si tritano, si lasciano fermentare e poi seccare. L’infuso rosso bruno, che in Sudafrica spesso viene zuccherato e mescolato al latte, ha un sapore particolare, un po’ terroso, dolciastro, complessivamente gradevole.

In una tazza di roiboos non c’è caffeina: ci sono invece diverse sostanze antiossidanti (ad esempio vitamina C) e molti sali minerali, proprietà che stanno facendo scalare al roiboos la classifica dei prodotti dietetici più venduti nel mondo.

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